I problemi scolari, in adolescenza, si caratterizzano prevalentemente come disadattamento scolastico e difficoltà di apprendimento. Spesso la memoria pare assente, vagante, oscurata e incapace di fissarsi sui temi studiati. Il ricordo pare essere pervaso da un oblio generalizzato o da disinteresse per le attività scolastiche. Si tratta di importanti segnali: parlano del rapporto che il soggetto ha con l'istituzione, con gli adulti e con i pari, ma soprattutto, aprono alla questione di un disagio più profondo In questo contesto il desiderio di apprendere e la spinta alla conoscenza sono deficitari o assenti. L'Io del soggetto risulta menomato nelle sue funzioni e mostra il proprio malessere con il ritiro sociale o con l'abbandono della carriera scolastica. Ne consegue un'inibizione del fare e del sapere, come effetto di problematiche non imputabili a deficit mentali, ma più propriamente legate ad un disagio sociale con possibili:
- comportamenti devianti;
- attacchi di panico
- stati di depressione
- ritiro dai legami sociali
- fobia scolare e/o sociale
- angoscia generalizzata
Freud in “Inibizione, sintomo e angoscia” osserva, infatti, che "[…] se l'Io è stato impegnato in un compito particolarmente difficile […] s'impoverisce talmente in fatto di energia disponibile, che deve ridurre il dispendio contemporaneamente in molti punti, come uno speculatore che abbia immobilizzato il suo denaro nelle sue stesse imprese". La mobilitazione delle “energie disponibili” è alla base della cura.
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