Dipendenze

28.01.2013 22:19
 

Talvolta l’incontro con una deliziosa fetta di dolce o un bicchiere di buon vino, può essere, per un soggetto, un grande piacere. Quando da una fetta di dolce passiamo a cinque, o più, o addirittura a finire tutta la torta, non parliamo più di piacere, ma di un eccesso, di un abuso e in questo caso il soggetto riesce a farsi male. Quando l’eccesso diventa un’ossessione parliamo di dipendenza.  

Le dipendenze, siano esse da cibo, dall’alcol, dalle sostanze stupefacenti e dai comportamenti compulsivi (gioco d'azzardo, acquisti, internet...) si sono diffuse nella nostra cultura, caratterizzata da un consumismo esasperato. La cultura del capitalismo postmoderno è permeata dalla ricerca della soddisfazione “totale” ed immediata, che tende a riempire maniacalmente il vuoto, ad annullare l’attesa.

La dipendenza costituisce una scappatoia dalla realtà, un modo per accantonare le proprie difficoltà nelle relazioni con gli altri, difficoltà che viene in qualche modo tappata con il ricorso ad un oggetto di immediato consumo e di sicuro godimento, quale può essere il cibo, l’alcool o la droga. L’uso di sostanze che comportano un’alterazione generale del proprio corpo(effetti dell’alcol, droga, eccesso di cibo, ecc),  illude il soggetto di poter padroneggiare le proprie umane difficoltà, cercando di anestetizzarsi rispetto ad esse. La soluzione si rivela quasi sempre fallimentare e lascia prima o poi il soggetto alle prese con la propria fragilità e con le conseguenza della propria autodistruzione. E' allora che un ascolto psicoanalitico, quando è possibile, può mettere in discussione questa risposta patologica, per aprire un varco nel circolo vizioso del godimento e per dare spazio a nuove possibili soluzioni.

 

—————

Indietro


Contatti

PuntoInc

Sede: piazza Annessione, 10 Zona "Cancelli"
Macerata

Seguici anche su Facebook


Tel. 368 7554416


 

IMPORTANTE !

Primo colloquio gratuito